Un grosso carico di uova liquide ha subito un richiamo alimentare ingentissimo. Si parla di un quantitativo enorme, che cosa devono fare i consumatori.
Uova liquide, il loro utilizzo è di larga diffusione e c’è da comprenderlo. Difatti le uova liquide, chiamate anche “uova in bottiglia”, ti danno a disposizione delle uova intere pastorizzate – o parti di esse, come solo i tuorli o solo gli albumi – per poterli subito impiegare in cucina. Salterai così la normale procedura entro la quale romperle e sbatterle. Le uova liquide hanno la loro ottima convenienza e risultano molto utilizzate soprattutto in ambito professionale.
Nel catering e nei ristoranti, dove occorre velocizzare le opzioni, le uova liquide sono impiegate praticamente sempre. E la loro durata di conservazione può risultare più lunga se paragonate alle uova fresche. Essendo poi pastorizzate, non comportano problematiche riguardo a possibili contaminazioni alimentari. Sono nutrienti allo stesso modo e si trovano a prezzi anche convenienti. Ma giunge notizia di una contaminazione di uova liquide di grosse dimensioni.
Il richiamo alimentare di uova liquide riguarda in particolare quelle realizzate da Cargill Kitchen Solutions, Sono state poste in vendita con i marchi Egg Beaters e Bob Evans. Il motivo del richiamo è da attribuire ad una possibile contaminazione da parte di una sostanza chimica. La quale potrebbe risultare potenzialmente nociva, qualora dovesse essere ingerita.
Questa sostanza è l’ipoclorito di sodio, che in ambito industriale trova impiego in qualità di disinfettante o di candeggina. Sono tantissime le uova liquide richiamate, più di 90 tonnellate. Tutte quante prodotte e confezionate tra il 12 ed il 13 marzo scorso.
Come numero di stabilimento che può fare da identificativo spicca la dicitura G1804. La cosa riguarda gli Stati Uniti, ma con la facilità odierna dell’import/export questo prodotto potrebbe in alcuni casi circolare anche dalle nostre parti. In USA gli Stati interessati sono l’Arizona, la California, il Colorado e la Florida.
A seguire c’è l’elenco di tutti i prodotti richiamati:
Se non è possibile effettuare il reso, allora è necessario buttare via le unità che fanno parte dei prodotti qui riportati. Il tutto nonostante si parli di un rischio per i consumatori relativamente basso. Si va invece sempre sul sicuro con i prodotti che fanno parte della tradizione gastronomica locale.
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