Patrono di Ascoli Piceno, Sant’Emidio viene invocato durante i terremoti per un motivo ben preciso: scopriamo di seguito nel dettaglio di cosa si tratta e le ragioni dietro questa usanza che affonda le sue radici in una leggendo antica.
Negli ultimi decenni l’Italia è stata colpita da eventi sismici di grande portata che hanno comportato danni ingenti, distruggendo paesi, case e portando a un bilancio di morti e feriti drammatico. Lo Stivale è soggetto a una forte sensibilità ai terremoti, tanto che il governo ha stanziato dei fondi dedicati alle ristrutturazioni volte a rendere gli edifici antisismici con il
Sisma Bonus.
I terremoti vengono misurati mediante due scale: quella di Richter, che misura l’energia che il terremoto sprigiona nel suo epicentro, e quella di Mercalli, che ne misura gli effetti sugli edifici e le persone. In Italia i comuni più a rischio sono in Lazio Vallerotonda, in provincia di Frosinone, nel Friuli Venezia Giulia Amaro, in provincia di Udine, in Umbria Foligno, in provincia di Perugia, in Basilicata Avigliano, in provincia di Potenza, e in Puglia Accadia in provincia di Foggia.
Per quanto riguarda le zone sismiche più sensibili d’Italia rientrano anche le Marche, che si posizionano con un rischio di sismicità medio alto. Nella regione il rischio di terremoto non va sottovalutato: qui è diffusa una particolare usanza quando il sisma si presenta. In particolare, è tradizione invocare Sant’Emidio di Ascoli Piceno nel momento in cui si avverte una scossa di terremoto. Scopriamo di seguito la ragione che risiede dietro questa tradizione.
Sant’Emidio di Ascoli Piceno è stato un vescovo e martire, vissuto nel IV secolo, ed è ritenuto come un protettore contro i terremoti.
Nato in una famiglia pagana, dopo un pellegrinaggio a Roma si convertì per poi essere ordinato al vescovo Papa Marcello I. Secondo una leggenda antica Emidio pregò Dio durante un terremoto, chiedendogli di far fermare il sisma e questo si interruppe in modo miracoloso: proprio per questo è ritenuto protettore contro i terremoti e viene invocato quando se ne presenta uno.
Sotto l’imperatore Diocleziano è avvenuto il martirio del santo: Sant’Emidio venne decapitato ad Ascoli Piceno, dove è ritenuto patrono, tanto che ogni 5 agosto si celebra una ricorrenza in suo onore, la Festa di Sant’Emidio, alla quale partecipano molti fedeli.
Inoltre, si tiene in suo omaggio il torneo della Quintana, manifestazione medievale. Si tratta di un torneo in cui si deve centrare uno scudo tenuto da un fantoccio, ricorrendo a una lancia. Questa ricorrenza si festeggia la prima domenica di agosto ed è l’unica medievale rimasta ancora oggi celebrata in città, mentre le altre oggi sono scomparse.
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